L’urbanistica italiana nel mondo. Contributi e debiti culturali
A cura di: Alessandro Balducci, Luca Gaeta
In un campo planetario, sempre più urbano e interconnesso, il confronto tra le culture della pianificazione e delle progettazione urbanistica converge sui temi ispirati dalla coscienza dei limiti dello sviluppo. La ricerca di soluzioni adatte ai problemi di scala e intensità sempre maggiore muove però da tradizioni e culture radicate nei rispettivi campi nazionali. Vi è una mobilità internazionale delle coscienze e delle intelligenze.
Questa mobilità, attraverso le reti accademiche e professionali stimola il reciproco apprendimento, frutto talvolta anche di fertili incomprensioni e di scomode convivenze. Per queste ragioni è importante cogliere appieno l’originalità e la reciproca influenza delle matrici che contribuiscono al discorso contemporaneo sul governo del territorio. La Società italiana degli urbanisti presenta gli esiti di un ampio dibattito sui modi e le forme del confronto tra la nostra cultura urbanistica, sviluppata nelle scuole di architettura e di ingegneria civile e ambientale – contraddistinta dalla forte attenzione alle forme dello spazio insediativo - e le altre culture del sempre più vasto orizzonte col quale interagiscono i nostri saperi, le pratiche professionali, la didattica e la ricerca scientifica. Lo spirito che anima i contributi qui presenti è quello di apertura allo sviluppo disciplinare oltre i confini nazionali in uno scambio reciproco e circolare di saperi. Saperi da trasmettere e saperi da apprendere, da ricevere. Il punto di osservazione sono le città: in esse interagiscono fattori quali le diseguaglianze sociali, i cambiamenti climatici, il diffondersi di nuove reti e tecnologie, la trasformazione degli spazi. Una sfida importante, che richiede competenze e conoscenze in costante espansione e movimento. Riconfigurare le città è l’intento, renderle sempre più abitabili e a dimensione umana. L’aspirazione dell’urbanista italiano nel mondo è quella di portare con sé altrove il suo ricco bagaglio tecnico e umano, sempre pronto al confronto e al dialogo interculturale, sapientemente guidato dal gusto della scoperta del viaggiatore in mongolfiera.
Donzelli Editore, Roma, 2015, XVIII-286 pp.